Ecco perché ascoltare musica triste ci dà conforto
Secondo una ricerca la musica influenza l'attività del nostro cervello stimolando gli ormoni del piacere.
Una delle cose che molte persone fanno quando si sentono giù di morale è ascoltare musica “triste”.
La musica ha un grande potere terapeutico ed è capace di modificare il nostro umore. Ascoltare dei brani malinconici, infatti, non ci fa sentire automaticamente ancora più depressi, ma semplicemente si accorda al mood del momento.
Da quanto emerso da un recente studio svolto da due università, la Durham University in Gran Bretagna e la University of Jyväskylä in Finlandia, è stato scoperto come la capacità di risvegliare alcuni ricordi propria dei brani più romantici possa avere effetti addirittura molto positivi se in quel momento siamo sconfortati.
I due team di ricercatori hanno analizzato le emozioni di 2436 volontari, studiando quale fosse il collegamento tra il mood dei pazienti e le canzoni malinconiche da loro scelte, appurando come molto spesso questa producesse esiti positivi sull’umore.
Tuomas Eerola, uno degli studiosi, ha affermato che: «La musico-terapia si basa proprio su questi effetti di conforto, sollievo e piacere che la melodia esercita su di noi».
La musica, infatti, influenza l’attività del nostro cervello stimolando gli ormoni del piacere – come la dopamina – e i neurotrasmettitori. Queste reazioni fanno sì che il nostro cervello ci porti a reagire con positività a quanto accaduto, anche se si tratta di un evento spiacevole.
C’è però da considerare una fetta consistente di volontari, soprattutto donne, che non riescono a sostenere il peso delle emozioni dolorose che associano a determinati brani musicali, cosa che gli fa ben presto cambiare stazione radio. Questo, come affermato da uno dei ricercatori, avviene perché una percentuale di pazienti «associa la musica malinconica ad esperienze dolorose molto intense e decisamente poco piacevoli, che provoca dei condizionamenti sia dal punto di vista psicologico che fisico».