10 Agosto 2016
Uno studio della San Diego State University mostra come i giovani di oggi siano relativamente più casti rispetto alle generazioni precedenti.
I risultati confermano come i ragazzi nati dopo gli anni Novanta hanno una vita sessuale meno attiva rispetto a quelli che li hanno preceduti. La ricerca è stata pubblicata anche sulla rivista Archives of Sexual Behavior.
Come è avvenuta la ricerca? Gli scienziati hanno confrontato le abitudini sessuali dei giovani di ora con quelli delle generazioni precedenti, avvalendosi dei dati del General Social Survey, ossia un maxi-sondaggio che ha raccolto circa 26 mila persone.
Cosa hanno scoperto gli scienziati? Ebbene, le analisi avrebbero evidenziato come i giovani di oggi siano meno libertini della generazione precedente e addirittura circa il 15% degli americani tra i 20 e 24 anni non ha fatto sesso.
Inoltre, solamente il 6% dei giovani della generazione precedente non era sessualmente attivo. Secondo Jean Twenge questa sarebbe una scoperta inaspettata perché oggi ci sarebbero più possibilità di trovare un partner rispetto a prima.
Perché, allora i giovani di oggi sarebbero più casti? Twenge sottolinea come questa castità sarebbe dovuta al più facile accesso al materiale pornografico, all’età sempre più avanzata dei matrimoni e alla grande disponibilità di forme di intrattenimento su Internet.
Qual è, però, l’indiziato numero uno? Si tratterebbe di Internet perché è uno strumento molto diffuso oggi, soprattutto tra i giovani. A darne conferma è una ricerca del Centers for Disease Control.
Stessa situazione in Svezia, dove il governo ha organizzato e realizzato una maxi ricerca della durata di tre anni (proseguirà fino al 2019) che spulcia la vita sessuale dei suoi cittadini.
Uno dei dati più interessanti che sta emergendo è il paradosso pubblicità/vita reale, in quanto la società è costantemente bombardata da immagini visive legate al sesso, mentre nella vita reale e in quei sipari più importanti (come la scena politica) la questione non viene praticamente affrontata, se non in maniera intima e personale.
L’ultima ricerca di questo tipo, sempre in Svezia, è stata fatta nel 1996 e la necessità di riproporla in questo momento deriva dal bisogno di educare le nuove generazioni alla vita sessuale, ma in modo scientifico. Morgan Eklund, portavoce del ministro svedese Gabriel Wikstrom, ha dichiarato al quotidiano Dagens Nyheter:
“In vent’anni il mondo non è solo cambiato: ha subito una trasformazione profondissima. Vent’anni fa, per dire, non c’era Internet. Non c’erano siti o app progettati per trovare partner. Infine, da quel che emergeva in articoli di giornale, basati però su sondaggi molto parziali, il numero di rapporti sessuali delle coppie svedesi è oggi di 3,9 al mese, contro i 5 di vent’anni fa».
Il maxi sondaggio è in partenza e vuole approfondire abitudini sessuali di uomini e donne svedesi, cambiamenti culturali e sociali e fornire un punto di partenza per una nuova educazione sessuale. Insomma, si prospetta un lavoro lungo ma molto interessante.