25 Agosto 2016
Qual è il peggior nemico del buonumore? Forse dormire poche ore per notte?
Niente affatto! Il vero ostacolo che influenza negativamente la nostra serenità durante il giorno non sarebbe il non dormire a sufficienza quanto le sveglie forzate.
Venire destati bruscamente nel bel mezzo del sonno, infatti, sarebbe un vero e proprio attentato alla nostra salute.
Lo ha dimostrato uno studio, pubblicato sulla rivista di settore “Sleep”, svolto dalla Scuola di Medicina dell’Università John Hopkins.
I ricercatori hanno suddiviso i volontari – 62 tra uomini e donne – in tre gruppi.
Il primo è stato quello più sfortunato, al quale sono stati imposti dei bruschi risvegli durante la notte; al secondo è stato chiesto di andare a dormire a notte fonda; mentre il terzo è stato lasciato dormire tranquillo e beato.
I risultati hanno dimostrato che l’umore dei volontari dell’arco dei 3 giorni successivi era molto differente a seconda del gruppo di appartenenza.
Le persone che hanno mostrato un umore più basso degli altri già dopo la seconda notte sono state quelle del primo gruppo, la cui “positività” è risultata diminuita del 31%. Il secondo gruppo – quello che ha dormito poche ore per notte – invece, ha dimostrato un aumento del cattivo umore solo del 12%.
Secondo lo psichiatra Patrick Finan: «Quando il sonno viene interrotto durante la notte, manca la possibilità di entrare in tutte le fasi del sonno per prendere la quantità di “sonno a onde lente” che è la chiave per sentirsi ristorati».
Insomma, se siete sempre reperibili per motivi di lavoro o se siete appena diventati genitori, il vostro malumore è scientificamente giustificabile!