14 Ottobre 2016
La chiamano “fuga dei cervelli”, l’espatrio dei giovani italiani, spesso altamente qualificati e plurilaureati, che scelgono di andarsene dal nostro Paese in cerca di maggior riconoscimento e di una vita dignitosa all’estero.
Se ci soffermiamo a guardare i numeri del rapporto “Italiani nel mondo 2016” scopriamo – a tutti gli effetti – di essere davvero davanti a una “fuga”: 107.529 sono stati gli espatriati 2015, di cui 1 su 3 ha meno di 34 anni.
Se facciamo un paragone con il 2014, gli italiani iscritti all’Aire – l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero – scopriamo che a far le valige lo scorso anno sono state 6232 persone in più (aumento del 6,2%).
Ma chi se ne va? Da dove parte e quale meta vuole raggiungere?
Sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (il 36,7%) provenienti da Lombardia (20.088) e Veneto (10.374) a voler espatriare. Seguono Sicilia (9.823), Lazio (8.436), Piemonte (8.199) ed Emilia Romagna (7.644).
La maggior parte di loro sceglie come primo paese la Germania (16.568), al secondo posto – a brevissima distanza – il Regno Unito (16.503), più distanti Svizzera (11.441) e Francia (10.728). Sono, invece, in calo le partenze verso il Sud America (-14,9% rispetto al 2014).
I ragazzi “fuggono” più delle ragazze (56,1%), i single più degli sposati (60,2%).
E voi di quale categoria fate parte? Siete già partiti, volete farlo o contate di restare?