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Assunta durante la gravidanza, arriva la polemica di una ex dipendente: “Si tratta solo di un'operazione di marketing”

Un post su Facebook di una ex dipendente accusa la web agency: “In passato stipendi a singhiozzo e TFR non liquidati”.

Assunta durante la gravidanza, arriva la polemica di una ex dipendente: “Si tratta solo di un'operazione di marketing”

10 Febbraio 2017

Nei giorni scorsi l'assunzione di Martina Camuffo da parte di una web-agency di Mestre è balzata agli onori di tutte le cronache: la donna infatti, incinta, è stata assunta dall'azienda che la “aspetterà fino a quando sarà pronta”. Con i tempi che corrono, essere assunte durante una gravidanza ha quasi del miracoloso, molti datori di lavoro infatti purtroppo discriminano le donne in età fertile o in dolce attesa. Non è stato così per Simone Schiavon, che ha deciso di valutare la futura madre soltanto in base alle sue competenze, dandole fiducia, e il suo gesto ha suscitato ammirazione da parte di tutta l'Italia, al punto che l'imprenditore si è guadagnato una chiamata da parte dell'ex presidente del consiglio Matteo Renzi.

Dopo l'entusiasmo iniziale, però, sono arrivate le polemiche, sollevate da un post su Facebook di Martina Cognolato, ex dipendente della stessa web-agency che ha dato lavoro alla donna in gravidanza. La Cognolato si scaglia contro la sua ex azienda e il suo titolare: “nessuno ha indagato sul passato di questa web agency. Nessuno si è informato sul perché tra il 2014 e il 2016 se ne siano andati TUTTI i dipendenti, presi letteralmente in giro da un titolare intento a fare bella figura sui social network postando foto della propria auto sportiva, di orologi costosi e di viaggi in America e trascurando a livello professionale ed economico i propri dipendenti, dallo stagista alle figure più senior, versando gli stipendi a singhiozzo e rimandando con scuse futili e addirittura menzogne le liquidazioni del TFR” scrive la donna, che prosegue “Quella in questione è una futura mamma e auguro il meglio a lei e al nascituro, ma anche i miei colleghi avevano lo stesso diritto di avere la stabilità e la sicurezza che un lavoro può offrire. Sto parlando di ragazzi, anche giovanissimi, con tanto entusiasmo e con tanta voglia di crescere, che hanno portato l'azienda a vincere svariati premi per l'innovazione e la creatività dei propri progetti. Se ne sono andati tutti, uno alla volta. È questa l'azienda-tipo da promuovere, da lodare? È gravissimo che nessun giornalista abbia fatto un minimo di ricerca sul passato dell'azienda prima di diffondere una notizia del genere".

Accuse gravi che l'azienda ha prontamente smentito, affermando che le pendenze citate sono state risolte, e che l'assunzione di Martina Camuffo è basata sulla voglia di valorizzare una persona con ottime qualifiche. Infine la stangata dell'azienda contro la Cognolato, accusata di volere i suoi “5 minuti di notorietà”.

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