Tuttonews
22 Febbraio 2017
Forse neanche gli addetti ai lavori si sarebbero aspettati cambiamenti così ampi in un lasso di tempo così ristretto. Stando ai dati del Ministero del Lavoro, aggiornati al 14 febbraio 2017, il numero dei tirocini aperti in Italia è passato dalle 63mila unità del 2012 alle oltre 143mila di quest'anno. Un vero e proprio boom degli stage, quantificabile in un incremento del ben 116% in soli 5 anni.
Anche il commento di Maurizio Del Conte, presidente dell’Anpal (agenzia nazionale del lavoro), lascia intendere quanto fossero inattesi questi valori: «la significativa crescita di questi ultimi anni non si giustifica, evidentemente lo stage che doveva essere il primo contatto con il mondo del lavoro e momento di formazione è invece diventato altro da sé, ha assunto la funzione sostitutiva delle vere forme contrattuali». La diffusione sul territorio dei tirocini, invece, mostra caratteristiche già viste in altri contesti, come il grande squilibrio tra i dati delle regioni del nord e del sud: la Lombardia, la regione con più stage attivati (32mila su 143mila), supera da sola tutti i tirocini delle regioni del Sud, circa 31 mila.
I dati confermano anche che circa il 70% degli stage attivati è relativo al settore dei servizi (108.299 sul totale), mentre solo il 20% di essi è legato al settore industriale. Per quanto riguarda l'età, il 44% degli stagisti è composto dai giovani tra i 25 e i 34 anni, mentre gli under 24, che più di tutti dovrebbero usufruire di queste esperienze lavorative, seguono con il 41,2%. Rilevante anche la percentuale di stagisti over-40 (14,4%), che supera anche quella relativa ai giovani adulti tra i 35 e i 44 anni (7,4%).
Di fronte a questo scenario piuttosto preoccupante, il ricercatore del centro studi Adapt Francesco Seghezzi, sottolinea «come i finanziamenti di Garanzia Giovani abbiano portato a incrementare i tirocini molto sopra la media europea e le aziende hanno finito per approfittarne alla grande». Una situazione che va affrontata con urgenza non solo sul piano giuridico, ma anche su quello culturale.