TUTTO NEWS
22 Febbraio 2017
Nei giorni scorsi è apparsa una pagina Facebook che incita alla violenza sessuale nei confronti di Bebe Vio, schermitrice italiana e campionessa paralimpica. La situazione è diventata ancora più spiacevole quando gli amministratori di Facebook hanno risposto alle tantissime segnalazioni degli utenti affermando che "la pagina rispettava gli standard", ritardandone in tal modo la chiusura, che comunque poi è avvenuta. Una posizione inaspettata, considerato che nelle regole del social network comportamenti di questo tipo vengono esplicitamente condannati. La pagina in questione incitava alla violenza, facendo leva proprio sull'handicap della campionessa. A comunicare per primo la vicenda è stato il Codacons, il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, attraverso un post Facebook ed una nota sul suo sito ufficiale. Il Codacons ha poi chiesto alle Procure della Repubblica di Roma e Venezia, alla polizia postale e all'Autorità per le comunicazioni di intervenire con ogni mezzo necessario affinchè la pagina venisse rimossa, denunciando contemporaneamente il noto social network per averla tollerata.
Non si è fatta aspettare nemmeno la reazione di Bebe Vio, che si è detta amareggiata per l'accaduto, esprimendo la sua tutta la sua delusione, aggiungendo inoltre che “sono anni che do tutta me stessa e lotto per gli altri. Sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare.”