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Cina, bambino “crocifisso” dal papà in strada

In Italia, invece, un 12enne è stato costretto a pulire il pavimento del bagno che aveva sporcato con la sua pipì.

L’educazione dei bambini è un qualcosa che richiede tempo e pazienza, tanto da parte dei genitori quanto di coloro che, per lavoro, hanno a che fare quotidianamente con i più piccoli, specialmente nell’età più critica per la loro formazione. Quel che è certo è che rimangono profondamente segnati da ciò che gli accade in tenera età, come è capitato di recente a due bambini, uno cinese l’altro italiano. 

Il primo, colpevole di non aver fatto i compiti a casa, è stato “crocifisso” pubblicamente dal padre. Dopo essere stato costretto a inginocchiarsi su una cassetta vuota di frutta, il bambino di 10 anni è stato legato a una croce improvvisata e lasciato sul ciglio della strada per alcune ore. Non contento, il padre ha anche denunciato il vicino di casa per aver scattato fotografie e averle messe online.

Il secondo caso, invece, si è verificato in una scuola di Cassino, nel Lazio, dove un 12enne è stato costretto a pulire il pavimento del bagno che avevo sporcato con la sua pipì. Secondo quanto ricostruito dai suoi familiari, il ragazzino, vittima di uno scherzo, prima avrebbe ricevuto una nota dalla professoressa e poi sarebbe stato minacciato di pulire per terra. “Mio fratello è stato umiliato come nessuno di noi avrebbe mai immaginato. Non era necessario sottoporlo a tanta vergogna”, accusa la sorella. “Ora non vuole più tornare a scuola”, spiega la mamma. Ma dall’Istituto, pur non negando il fatto, ridimensionano l’accaduto.

Photo credit: Twitter 

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