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20 Marzo 2017
La vicenda è accaduta lo scorso 11 dicembre 2016 ma solo ora la polizia del Canton Vallese ha diramato la notizia: una donna tedesca di 30 anni, nel tentativo di rianimare il fuoco della stufa a legna nel rifugio alpino di Gandegghutte, in Svizzera, vi ha buttato un cilindro metallico arrugginito che le è esploso in mano lasciandola gravemente ferita.
La donna ha preso inavvertitamente un residuato bellico inesploso, ed ora le autorità stanno cercando testimoni e indagando su come questo sia entrato in suo possesso. La donna ha riferito di aver ritrovato l'ordino nel pianterreno di un rifugio e secondo la ricostruzione degli inquirenti la bomba a mano, lunga 15 centimetri e dal diametro di 3 centimetri, risalirebbe alla prima guerra mondiale visto che al suo interno è stato ritrovato dell'acido picrico, che molti eserciti lo utilizzavano come esplosivo appunto nella Grande Guerra.
L'incidente è accaduto in una frazione del comune di Zermatt, in Svizzera, a 3.029 metri di altitudine.
Foto da Pixabay