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24 Marzo 2017
Quando si deve affrontare un colloquio di lavoro si è nervosi, ansiosi, irritabili. La paura di essere scartati è forte e non è facile riuscire ad apparire calmi e sereni. Come ci spiega Peter Rooper, dirigente Google, per superare brillantemente un colloquio di lavoro bisogna dimostrarsi motivati, felici e appassionati della vita.
Che la felicità renda produttivi non è una novità, ma che alti dirigenti la esigano nel posto di lavoro è una assoluta innovazione. Quando in ufficio c'è un buon clima infatti tutto assume un ruolo positivo, compresa la qualità del lavoro dei dipendenti, e quindi i guadagni dell'azienda. Quando Rooper seleziona un candidato valuta chi è più allegro e motivato, e solitamente lo incalza con queste tre domande: “Cosa c'è scritto sulla tua lista desideri?”, “Qual è il tuo colore preferito?” e “Qual è la cosa più pazza che hai fatto?”. Si tratta di domande apparentemente bizzarre e banali ma che in realtà mirano a far sentire a proprio agio l'aspirante, in modo che possa parlare di qualcosa che conosca bene, ed inoltre verificare quanto egli sia effettivamente appassionato alla vita, una caratteristica fondamentale per poter rendere bene sul posto di lavoro. “In realtà non sono le risposte che contano, quanto le conversazioni che ispirano” dice Rooper, “le persone sono incoraggiate a condividere i loro interessi personali e questo spesso significa creare delle connessioni significative. Le riunioni, generalmente noiose, diventano più divertenti e quando si concludono i dipendenti si sentono più felici”.
Il buon umore e la positività sono caratteristiche distintive in un'azienda che funziona, soprattutto tra colleghi, che se sviluppano un rapporto di lavoro amichevole migliorano il clima generale e la produttività.