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28 Marzo 2017
Miles Soloman è uno studente inglese di 17 che studia alla Tapton School di Sheffield. Durante una lezione fisica, mentre analizzava alcuni dati dei sensori installati sulla Stazione Spaziale internazionale (Iss), si è accorto che c'erano alcuni errori. Il ragazzo ha allora deciso di mandare una mail alla NASA con le analisi da lui svolte per segnalare il problema, e dall'agenzia spaziale si sono accorti che in realtà Miles aveva ragione e c'erano effettivamente delle anomalie. La NASA allora ha invitato il ragazzo a lavorare personalmente alla risoluzione del problema.
Il 17enne era uno dei ragazzi della scuola coinvolti nel progetto TimPix, che aveva come obiettivo quello di studiare e analizzare l'impatto delle radiazioni spaziali sugli esseri umani. Tale programma permette l'accesso ai dati registrati dalla stazione spaziale della NASA per 6 mesi, e Soloman, insieme ai suoi compagni, dovevano destreggiarsi nelle diverse griglie Excel per classificare i dati per livello di energia. Soloman ha notato l'errore, in quanto c'era un livello di energa troppo basso in alcuni casi. “Stavamo discutendo tutti insieme dei dati quando all'improvviso è saltato fuori dicendo: 'perché qui c'è un'energia pari a -1?'” ha detto James O'Neill, il suo professore di fisica. Il ragazzo aveva notato che quando i sensori non riuscivano a catturare radiazioni registravano un dato negativo, ma non è possibile avere energia negativa. È stato allora che il giovane ha deciso di contattare la NASA: “ora potrò dire ai miei amici: 'ho mandato una mail alla NASA e loro hanno dato uno sguardo ai grafici che ho fatto'” ha detto Soloman. Che sia l'inizio di qualcosa di più grande? Il sogno del ragazzo è infatti quello di lavorare con la NASA: “Non sto cercando di provare che la NASA faccia degli errori. Voglio lavorare con loro e imparare da loro” ha sottolineato.