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Ultima cena “gay edition”. Scoppia la polemica

La trovata pubblicitaria per un evento gay a Salerno ha scatenato l'ira dei cittadini e di alcune forze politiche.

Bene o male, purché se ne parli” diceva Oscar Wilde. Ebbene, sembra proprio essere riuscita in pieno l'operazione marketing di un evento gay a Salerno che dovrebbe tenersi stasera, giovedì 13 aprile. La locandina per pubblicizzare la serata infatti, parafrasando le ricorrenze pasquali, ripropone una versione gay dell'”Ultima Cena”, il celeberrimo capolavoro di Leonardo da Vinci.

Come era facilmente immaginabile, la circolazione della locandina sul web e in città ha scatenato numerose polemiche, in particolare da parte del Popolo della Famiglia e di Forza Italia, che hanno chiesto l'annullamento della manifestazione. Dall'altra parte gli organizzatori e l'Arcigay hanno risposto a tono: “Provocazione, ma chi ci critica lo fa solo per visibilità”.

La locandina, a dire il vero, è abbastanza esplicita con scene velate più o meno spinte, mentre Gesù è rappresentato con aureola e tatuaggi. Come tuona il Popolo della Famiglia “Mentre è ancora caldo il sangue dei cristiani massacrati in Egitto per mano assassina, Salerno si prepara a fare strage di rispetto e buon gusto. E così nel giorno dei Sepolcri, Giovedì Santo, qualche blasfemo animatore della vita notturna giovanile ha pensato bene di organizzare in un noto locale un evento, 'L'ultima cena', per strumentalizzare le immagini e le ricorrenze sacre” si legge in una nota sui social del movimento politico, che prosegue “Una serata che ha come immagine di richiamo una scena in cui si ritrae Gesù Cristo in un'ultima cena gay. Sarebbe bello se proprietari e gestori annullassero la serata in segno di rispetto dell'intera comunità e delle sue tradizioni”.

Anche Forza Italia alza i toni: “Gli organizzatori non sono né blasfemi, né alternativi ma semplicemente fuori luogo ed irriguardosi. La religione cristiana nulla ha da spartire con le istanze gender. Chiedere rispetto per la propria libertà vuole dire dare attenzione anche a quella degli altri”.

La replica di Arcigay in una nota: “Siamo persuasi che ancora una volta le strumentalizzazioni di basso profilo non facciano altro che evidenziare la pochezza degli argomenti politici e della rappresentanza numerica di chi le mette in atto”.

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