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Stop ai selfie in ospedale, arriva il divieto per i medici

"Violano la privacy del paziente", è il Ministero della Salute a mandare una circolare che mette in guardia il personale sanitario.

La mania dei selfie coinvolge proprio tutti: a volte può essere innocua, altre volte un po' meno. Quest'ultimo è il caso che riguarda i tanti medici che usano lo smartphone durante il lavoro, nelle corsie di un ospedale o addirittura in sala operatoria. In questo modo sono a rischio sia la privacy del paziente, sia la concentrazione del dottore. A lanciare l'allarme è stato direttamente il Ministero della Salute, attraverso una circolare inviata ad alcune organizzazioni che riuniscono medici, infermieri e tecnici sanitari. Il contenuto del messaggio non lascia spazio alle interpretazioni: "Sono ormai frequenti le notizie di stampa che segnalano il dilagare del fenomeno della pubblicazione di fotografie e selfies sui social network scattate da parte dei professionisti sanitari durante l'esercizio dell'attività lavorativa", che rischia di intaccare "Il rispetto della privacy del paziente, compromettendo l'immagine degli stessi sanitari."

Una scelta responsabile e consapevole, quella del Ministero guidato da Beatrice Lorenzin, che vuole difendere il valore di una prestigiosa professione dall'enorme utilità sociale, tutelando allo stesso tempo la privacy del paziente. Chi si trova in ospedale per un'operazione, in effetti, sta vivendo un momento difficile e sta certamente attraversando una condizione di fragilità psicofisica. È bene fare in modo che quei momenti, così delicati, siano rispettati del tutto, e l'attenzione ad un utilizzo sobrio delle nuove tecnologie è una scelta molto utile in questo senso.

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