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Lo smartphone può causare il tumore: ecco la sentenza shock

Secondo il giudice del lavoro la malattia può derivare anche dall’uso del cellulare.

Lo smartphone può causare il tumore: ecco la sentenza shock

21 Aprile 2017

Per quindici anni ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno per motivi di lavoro, procurandosi un tumore benigno al cervello: ora l’Inail dovrà corrispondergli una rendita vitalizia da malattia professionale. Si tratta di una decisione che è stata presa dal Tribunale di Ivrea e non ha precedenti nel mondo. Mai prima d’ora un’istituzione si era espressa con tanta determinazione su quest’argomento. La sentenza è stata comunicata dagli avvocati dell’uomo coinvolto, che così ha spiegato la sua situazione: "Ero obbligato a utilizzare sempre il cellulare per parlare con i collaboratori e per organizzare il lavoro. Per 15 anni ho fatto innumerevoli telefonate anche di venti e trenta minuti, a casa, in macchina. Poi ho iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate, di disturbi all'udito. E nel 2010 mi è stato diagnosticato il tumore. Ora non sento più nulla dall'orecchio destro perché mi è stato asportato il nervo acustico."

La vicenda ha sollevato una serie di polemiche rispetto ai danni causati da un utilizzo sconsiderato del cellulare. Il consulente del tribunale ha affermato che “I cellulari sono sicuramente cancerogeni”, mentre secondo l’avvocato Roberto Romeo “È necessario fare un uso consapevole del cellulare.” Una posizione diversa è stata assunta da Alessandro Polichetti dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha molte riserve rispetto ai danni causati dagli smartphone: "C'è qualche sospetto. Ma non è dimostrato."

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