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Gli diagnosticano il cancro, lui gira il mondo a piedi

Un uomo di Pinerolo, con la fine della chemioterapia, ha viaggiato in 25 paesi affidandosi alla “terapia del sentiero”.

Gli diagnosticano il cancro, lui gira il mondo a piedi

09 Maggio 2017

Si può girare il mondo a piedi dopo aver sconfitto un tumore? Secondo Mauro Beccaria, il protagonista della bellissima vicenda che stiamo per raccontarvi, sì. Nel 2012 gli fu diagnosticata una malattia rara, e fu costretto a sottoporsi a delle durissime sedute di chemioterapia. Oggi sono passati cinque anni da quella triste scoperta e le cose sono cambiate in meglio, grazie alla sua forza di volontà.

Mauro, sin dall’età di quattordici anni, coltiva una passione smodata per i viaggi. Quando nel 2012 i medici gli dissero che aveva il cancro l’amore per la natura e per le avventure rischiavano di essere compromessi ma l’uomo non si arrese e decise, da solo, di girare il mondo. Secondo quanto ha dichiarato Beccaria, 58 anni, di Pinerolo, la “terapia del sentiero” l’ha aiutato a superare la terribile malattia e a dargli fiducia: "Viaggiare, camminare. Riempirsi gli occhi e il cuore di cose belle. È questo il mio modo di combattere il cancro."

La prima soddisfazione arrivò tra una terapia e l’altra, quando il pinerolese decise di passare tre giorni in Trentino in compagnia della moglie. Quelle giornate andarono bene e pian piano l’uomo riprese a camminare, concedendosi un viaggio in Ungheria e poi una decisiva tappa in India: "Sì, forse sono stato un po’ incosciente, ma dopo quello che avevo passato avvertivo il bisogno di scoprire quei luoghi, di attingere forza, energia, ossigeno. Sono state cinque settimane faticose, ma bellissime. Mi hanno cambiato. Per me è iniziato anche un viaggio interiore, la riscoperta di una fede più consapevole." Con la fine della chemioterapia, poi, il suo lungo “tour” non ha conosciuto sosta.

Dal 2012 ad oggi il 58enne ha percorso da solo, a piedi, la bellezza di 6mila chilometri, toccando 25 paesi del mondo. Un’impresa incredibile, ma anche un bellissimo messaggio di speranza: è proprio quando il gioco si fa duro che bisogna avere il coraggio di trovare la forza per andare avanti, meglio e più di prima.

Photo credit: Facebook

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