Tuttonews
Una settimana offline e senza cellulare? Ecco l'esperimento
Un professore toscano ha coinvolto i suoi studenti in un esperimento per aiutarli a "disintossicarsi" da web e smartphone: "Alcuni genitori sono venuti a ringraziarmi".
Un'intera settimana senza connessione, smartphone e social network? Probabilmente chiunque impazzirebbe. Ma i risultati dell'esperimento che il professore di Economia Aziendale Marcello Contento ha proposto ai suoi studenti suggeriscono che, in realtà, trascorrere qualche giorno completamente "offline" può far bene a corpo e mente.
L'idea del docente 35enne è stata accolta con un po' di preoccupazione da parte degli alunni di due classi dell'Istituto tecnico Dagomari di Prato, e nessuno si aspettava dei risvolti così positivi. Al termine della settimana di astinenza da smartphone infatti sono stati gli stessi ragazzi a proporre al loro professore di prolungare la loro esperienza senza connessione.
Il progetto, chiamato "Social Zero" e documentato con un diario su Facebook da una persona esterna alla sperimentazione, è stato accolto con favore dai genitori degli studenti i quali, durante l'orario scolastico, potevano essere contattati esclusivamente tramite i custodi e il personale della scuola. Dopo un inizio piuttosto difficile, comunque, anche i ragazzi hanno tratto dei benefici dall'iniziativa del loro professore.
"Alcuni mi hanno detto di aver imparato a parlare in famiglia. Una studentessa mi ha raccontato che la prima sera senza cellulare è uscita con i genitori. Non le accadeva da anni. - ha spiegato il professor Contento, che poi ha aggiunto - Non è solo una questione di rapporti sociali: alcuni ragazzi mi hanno assicurato di aver avuto meno mal di testa e fastidi al collo".
Insomma, un'iniziativa che non nasce solo per far "disintossicare" gli studenti da tutta la tecnologia che li circonda, ma anche per offrire loro un punto di vista diverso: "La nostra non vuole essere una demonizzazione del cellulare - ha sostenuto Contento - il mio scopo è quello di far conoscere ai nativi digitali l'esistenza di una vita diversa. Meno social".
Photo credit: Pixabay