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25 Maggio 2017
Cosa può giustificare un uomo che morde violentemente un bambino di un anno? Nulla! A quell’età si è indifesi e l’unica cosa di cui si ha bisogno è affetto. Eppure in Inghilterra, a Bristol, un ragazzo di 23 anni, Shane Stone, ha morso il bambino cui stava facendo da babysitter. Il motivo? Il piccolo era troppo aggressivo ed avrebbe “bullizzato” il giovane, costretto a difendersi dai suoi ripetuti “attacchi”. È stata la madre, al suo ritorno a casa, ad accorgersi del livido sulla pelle del figlio. All’inizio il ragazzo ha negato l’accaduto, dicendo che quel segno era frutto di un incidente casuale, ma ha dovuto arrendersi davanti all’evidenza ed infine si è giustificato dicendo che il bambino lo avrebbe “Picchiato e provocato” più volte. Come possa una piccola creatura di quell’età essere così pericolosa, però, sembra un mistero.
Stone, che aveva già un precedente penale per rapina, è stato denunciato dalla madre per violenza su minore. In questi giorni si è tenuto il processo: contro ogni previsione, in tribunale hanno avuto la meglio le attenuanti del 23enne e la sua pena è stata sospesa. Pare infatti che il protagonista di questa triste vicenda soffrisse da tempo di depressione, di disturbi d’ansia e che avesse spesso fatto uso di cannabinoidi per provare a risolvere i suoi problemi. Molti abitanti di Bristol, inoltre, dopo esser venuti a conoscenza del fatto, hanno minacciato di morte il giovane e questo ha peggiorato la sua condizione, costringendolo a cambiare città. Il giudice, tenendo conto di tutti questi fattori, ha quindi deciso per la clemenza nei confronti dell'imputato, sospendendo la pena.
Photo credit: Facebook