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“Non c’è innovazione”, lascia l’Italia a 33 anni per un progetto pionieristico all’estero

Arianna Minoretti, espatriata 4 anni fa, ora è Senior Engineer in Norvegia: “Porto le strade sott’acqua”.

“Non c’è innovazione”, lascia l’Italia a 33 anni per un progetto pionieristico all’estero

06 Giugno 2017

Espatriare a trentatre anni per una carriera più promettente? È possibile, e sicuramente molto più allettante di un futuro incerto entro i confini della madrepatria. È quello che è successo ad Arianna Minoretti, ingegnere di Como oggi trentasettenne, partita quattro anni fa alle volte della Norvegia, più precisamente nella cittadina di Trondheim. Ingaggiata direttamente dal governo norvegese, avrebbe dovuto trasformare la E39 in un’autostrada galleggiante per dimezzare i tempi di percorrenza dei fiordi in macchina da 21 a 11 ore, tramite un innovativo sistema di ponti. Il progetto ha superato gli studi di fattibilità lo scorso mese di dicembre. 

In Scandinavia, la Minoretti, ora Senior Engineer di strade pubbliche e ponti, ha potuto confrontarsi con le enormi differenze anche in ambito culturale. Ad esempio, ai padri spettano per legge 10 settimane di paternità,  e la maternità non è vista come un disagio ma come un accadimento positivo. D’altra parte, secondo i norvegesi, “se passi troppo tempo in ufficio, pensano che tu non sia in grado di concludere il lavoro nel tempo stabilito”.

Arianna afferma inoltre che in Norvegia vi sono ampie opportunità lavorative nel suo campo, in quanto il Paese possiede un numero di ingegneri decisamente inferiore rispetto al fabbisogno effettivo.

Ingegneri di tutta Italia, fatevi avanti!

Photo credit Facebook 

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