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14 Giugno 2017
Anche i duri hanno un cuore. Ed anche un criminale può coltivare il desiderio di chiedere perdono alla persona cui ha fatto un torto, persino a distanza di decenni. Sarà stato questo il bisogno del ladro che, nel 1981, spaccò il finestrino di un'auto e rubò un'autoradio a Bassano del Grappa. La vettura apparteneva ad un ex autista di Cassola, Lorenzo Alberton, che dopo 36 anni dall’accaduto ha ricevuto una lettera, scritta al computer, del tutto inaspettata: erano le scuse del ladro.
«Scrivo la presente - si legge nella raccomandata arrivata nel mese di maggio - in merito al furto dell’autoradio posta all’interno dell’autovettura di sua proprietà avvenuto a Bassano del Grappa, episodio per il quale sono stato prima arrestato, poi condannato alla pena di mesi tre di reclusione e al pagamento di lire 30 mila di multa, oltre al pagamento delle spese processuali».
La pena scontata, però, forse non è bastata a farlo sentire libero da quel peso sulla coscienza. Quello di cui aveva bisogno l’uomo che ha commesso il furto era il perdono della persona a cui aveva sottratto l’autoradio: «Da anni vivo e lavoro regolarmente nel Bellunese ed ho deciso di intraprendere un percorso di riabilitazione. Vorrei pertanto scusarmi per la condotta posta in essere all’epoca dei fatti e sono pronto, quale piccola azione riparatoria, a corrispondere una somma pari ad euro 100».
Sgomento misto a gioia ed emozione sono stati i sentimenti provati da Alberton: «Stentavo a crederci ma ammetto di essere stato piacevolmente colpito, è stata un’emozione grande», racconta l’ex autista, che ora vuole incontrare la persona che lo derubò anni fa: «sono qui a parlarne perché lo considero il gesto di un vero signore che vale la pena di pubblicizzare, e al contempo perché vorrei riuscire a mettermi in contatto con lui, incontrarlo per stringergli la mano e, perché no, fare amicizia: quello che ha fatto, per me, è un atto che va premiato».