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Donna cacciata via da una piscina pubblica per il suo costume "inadeguato"

A Tori Jenkins, 29enne statunitense, è stato detto di avere un costume troppo esplicito. Ma era davvero così?

Sappiamo bene che in alcuni luoghi pubblici è necessario indossare un abbigliamento appropriato, specialmente in una piscina. Ma ad una donna statunitense di 29 anni, Tori Jenkins, è successo un fatto davvero strano: le è stato chiesto di indossare un paio di pantaloncini mentre si trovava, appunto, in piscina, pena una multa, perché, secondo alcuni, il suo corpo era troppo visibile. Il punto è che Tori indossava un costume intero! Guardate voi stessi queste foto, vi sembra di avere a che fare con un indumento particolarmente esplicito?

Dopo essere stata rimproverata, la donna ha provato a chiarire la situazione in modo pacifico e non polemico, parlando con i responsabili del posto in cui si trovava, ma la situazione non ha fatto che peggiorare. I dipendenti le hanno infatti consigliato di guardarsi allo specchio, dicendole che era colpevole di mostrarsi con quella “tenuta” davanti a dei piccoli. L’unica "colpa" di Tori, in realtà, è quella di essere appena un po' in carne, ed è per questo che le sue forme sono sempre ben visibili.

Il fatto è stato raccontato dal ragazzo della protagonista della vicenda su Facebook. Questo lo sfogo che Tyler Newman ha affidato al social: "Oggi la mia fidanzata è stata obbligata a cambiare costume da bagno, a coprirlo con i pantaloncini, altrimenti avrebbe dovuto pagare una multa di 300 dollari", "Le è stato detto di essere meno importante di una pulsione sessuale maschile. Questo vuol dire sminuire i suoi diritti" ha scritto l'uomo.

Photo credits: Facebook

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