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Asti: “Cercasi estetista senza problemi di famiglia e non in sovrappeso”, scattano le polemiche

L’annuncio affisso in alcuni esercizi commerciali ha scatenato la risposta della Cgil: “offensivo e denigrante nei confronti della popolazione femminile”.

Ad Asti, in alcuni esercizi commerciali, è stato affisso un annuncio che ha scatenato diverse polemiche. Questo recita: “Istituto estetico e dimagrimento cerca un’estetista. Caratteristiche: senza problemi di famiglia, non in sovrappeso, di oltre 30 anni, senza problemi di orario, dal lunedì al venerdì orario continuato dalle 8.30 alle 19.30”.

Come era facilmente prevedibile subito sono scattate le polemiche, guidate dalla Cgil che ha chiesto che l’annuncio venga rimosso in quanto “offensivo e denigrante nei confronti della popolazione femminile”. Il sindacato ha presentato un esposto all’ispettorato del lavoro e alle associazioni del commercio e dell’artigianato, commentando in tal modo: “Sarebbe interessante sapere quale fantastico stipendio venga offerto, a questa donna 30enne che dovrà essere anoressica, orfana, nubile e senza figli e senza zii e nipoti, disposta a mettersi a disposizione dall’alba al tramonto. Magari le proporranno qualche voucher di nuovo conio”.

Sulla stessa linea della Cgil anche lo Sportello per i diritti delle persone: “Il breve testo si commenta da solo. Non siamo nati ieri, e quindi non ci stupiscono, purtroppo, le discriminazioni verso le lavoratrici madri (o le figlie di genitori anziani)”, “Sappiamo che per certe mansioni serve la cosiddetta bella presenza”, “Cosa riesce ancora a stupirci è la rozzezza e la volgarità, l’impudenza di discriminare a viso aperto” si legge in un comunicato.

Anche l’assessore regionale alle Pari opportunità, Monica Cerutti, ha voluto dire la sua: “Mi unisco alla richiesta della Cgil di Asti di rimuovere il cartello con l’annuncio discriminatorio e denigratorio nei confronti del sesso femminile del Centro estetico”, “Non dimentichiamo che la Regione Piemonte si è dotata di una legge contro tutte le discriminazioni e si può procedere a denunciare i singoli casi. Possiamo intervenire come Centro regionale contro le discriminazioni. Inoltre un bel segnale da parte della popolazione femminile astigiana sarebbe quello di non utilizzare i servizi offerti da questo centro estetico” ha detto.

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