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Lavora al pub senza reggiseno: licenziata

Una cameriera è stata allontanata dal suo posto di lavoro perché non indossava la biancheria intima sotto la tshirt.

Lavora al pub senza reggiseno: licenziata

27 Giugno 2017

Kate Hannah, 22enne britannica, è stata licenziata dal suo posto di lavoro. Il motivo? Non indossava il reggiseno. A dispetto di quello che si può immaginare però la ragazza, cameriera in un pub, non indossava abiti provocanti, bensì una normale tshirt, anche piuttosto larga.

Kate è stata però redarguita dal fratello della sua titolare, che l’ha accusata di essere poco professionale, aggiungendo che se si fosse rifiutata di indossare ancora il reggiseno non avrebbe più lavorato nel pub. La discussione inoltre si è tenuta davanti al personale e ai clienti, alcuni dei quali hanno dato ragione all’uomo. La 22enne non ha voluto scendere a patti con l’aut-aut e così ha visto sfumare il suo posto da cameriera.

Tornata a casa, la ragazza ha affidato a Facebook il suo sfogo, in un post dove si dice “disgustata e triste” per la “mancanza di rispetto per i miei diritti come donna nel vestire qualsiasi cosa mi faccia sentire a mio agio”. La foto pubblicata mostra Kate ancora in abiti da lavoro, gli stessi che le sono costati il posto: “Nessuno dovrebbe mai sentire il bisogno di nascondersi così da stare al riparo da eventuali commenti a sfondo sessuale” dice la ragazza.

Dopo il suo post su Facebook vi sono stati più di 400 commenti: c’è chi ha dato ragione ai datori di lavoro, specificando che la “tenuta da lavoro” è molto importante, chi invece ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Kate.

Dal pub si sono affrettati a precisare che nessuna dipendente è stata licenziata per non aver indossato abiti consoni durante l’orario di lavoro, ma i legali dei titolari hanno aggiunto che ci potrebbero essere gli estremi per presentare una denuncia.

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