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Isola della morte: ecco il fotogramma degli ultimi momenti della vita di Elise

La ragazza era stata trovata morta nella giungla il 27 aprile. Inizialmente archiviato come suicidio, il caso ora è stato riaperto.

Isola della morte: ecco il fotogramma degli ultimi momenti della vita di Elise

11 Luglio 2017

Un alone di mistero avvolge la storia di Elise Dallemagne, la ragazza belga ritrovata senza vita il 27 aprile a Koh Tao, isola thailandese soprannominata “isola della morte”. Di quelli che potrebbero essere gli ultimi momenti della vita di Elise resta un fotogramma, rilasciato dalla polizia thailandese. Nel fermo immagine si vede una giovane, con zaino in spalla, camminare sola in un sentiero in mezzo alla giungla. A pochi passi da lì è stato poi ritrovato il cadavere di Elise, divorato dalle lucertole.

La ragazza, secondo un testimone oculare, sarebbe stata costretta a lasciare l’albergo in cui alloggiava a causa di un incendio. Ma la cosa che lascia pensare è che si fosse registrata sotto falso nome. Come mai?

Per gli inquirenti, prima della diffusione dell’immagine, quello di Elise era un caso di suicidio. Un’ipotesi questa che non convinceva quasi nessuno, genitori in primis: "Non credo in quello che ci ha detto la polizia. Abbiamo paura che qualcun altro sia coinvolto" -  ha dichiarato la madre ad un giornale locale -  "Siamo sempre più convinti che l'ipotesi di suicido della polizia sia sbagliata".

D’altronde c’è da considerare che nell’isola di Koh Tao negli ultimi tre anni sono stati trovati morti 7 turisti stranieri più un disperso. Non a caso è stata denominata “l’isola della morte”. L’appellativo, però, ha causato la reazione del sindaco di Koh Tao,  Chaiyan Thurasakul, adirato con i media per aver danneggiato la reputazione dell’isola.  Il quotidiano Samui Times non ha tardato a rispondere pubblicamente tramite un post online: "Il Samui Times ritiene che sia nel migliore interesse di qualsiasi visitatore dell'isola essere consapevole delle numerose morti turistiche e del fatto che molte famiglie di coloro che sono morti sull'isola non sono soddisfatti delle indagini della polizia".

 

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