Loading

tutto news

Stati Uniti: host di Airbnb non affitta casa ad una donna perché “asiatica”, multa di 5.000 dollari

La proprietaria è stata condannata anche a frequentare un corso di studi sulla cultura asiatica.

Nell’America multietnica sono ancora tante, purtroppo, le storie di razzismo: l’ultima balzata agli onori della cronaca vede protagonista, in negativo, Tami Baker, host di Airbnb che si è rifiutata di affittare la sua casa ad una donna, Dyne Suh, solo perché “asiatica”. La Baker aveva dapprima accettato la prenotazione, poi, all’improvviso, l’ha cancellata scrivendo alla Suh “Non l’affitterei a te neanche se fossi l’ultima persona sulla Terra”, “una parola dice tutto: asiatica”.

Parole dure che hanno scatenato l’ira della Suh, che ha immediatamente contattato Airbnb e che ha poi sporto denuncia: ne è nata una disputa legale che il Department of Fair Employment and Housing della California ha risolto con una multa di 5.000 dollari all’host razzista, e una condanna a frequentare un corso di studi sulla cultura asiatica.

Come ha affermato la Suh, la sua storia deve far luce sulle discriminazioni che gli asiatici subiscono quotidianamente: “Vorrei far notare alle persone che questo tipo di discriminazioni possono accadere anche ad una donna asiatica, che frequenta una scuola di legge, di classe media, eterosessuale, non disabile, cittadina americana e cristiana. Pensate a quanto possa essere più difficile sopportare tutto questo per le persone meno fortunate? Per favore, stategli accanto” è il messaggio della donna.

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.