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Scoppia a piangere durante il colloquio di lavoro, ma l'azienda sceglie di assumerlo.

Essere autentici, paga. Lo dimostra questa bellissima storia di colloqui, lavoro e forti emozioni.

Piangere durante un colloquio di lavoro? Non sempre è un dramma!

08 Settembre 2017

Scoppiare a piangere nel bel mezzo di un colloquio di lavoro non è esattamente ciò che ci si aspetterebbe, a maggior ragione se è l’opportunità della vita. Questo, però, è quanto successo a un ragazzo australiano che ha raccontato la propria esperienza su Twitter, dimostrando quanto a volte essere reali e autentici dia i suoi frutti.

L’uomo, che su Twitter compare come l'utente Boon Cotter, si è presentato al colloquio di lavoro con Naughty Dog, famosa azienda di videogiochi statunitense per la quale ha sempre voluto lavorare “Perché siete i migliori”, come ha affermato in sede di colloquio. Ma qualcosa durante le consuete interviste di approfondimento non è andato come previsto. Alla domanda: “Perché vuoi lavorare con noi?”, il ragazzo ha risposto così: “È per Bill (personaggio di 'The Last of Us'). Era la prima volta che vedevo un personaggio gay presentato in maniera mascolina e tragicamente eroica. Mi sono sentito rappresentato per la prima volta e questo mi ha fatto innamorare di Naughty Dog. Dirglielo mi ha fatto piangere”. 

Se pensate che questo comportamento sia stato controproducente, beh siete completamente fuori strada perché alla fine l'utente Boon Cotter è stato assunto. “Tre ore dopo ero ubriaco ed ero appena stato assunto per lavorare con la mia azienda di videogiochi preferita al mondo. Morale della storia: non sottovalutate l'autenticità. Siate naturali, vulnerabili, siate reali. È così che la vostra unicità potrà brillare”, si legge in un tweet, che assomiglia molto ad una lezione di vita.

Photo credit: Twitter

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