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Installa un’app spia nel telefono della ragazza: condannato a 2 anni e mezzo
Un 23enne spagnolo controllava così tutte le chat, le chiamate, le foto della ragazza e la geolocalizzava. “L’ho fatto per proteggerla” ha detto, ma i giudici non gli hanno creduto.
A volte la gelosia e il senso di possesso possono arrivare a farci fare cose incredibili. Un 23enne spagnolo di Jaén, in Andalusia, ha infatti spiato la sua ragazza per diversi mesi grazie ad un piano ben congegnato: aveva installato sul telefono di lei un’app “spia” con la quale riusciva a vedere tutte le azioni che lei faceva con lo smartphone. Il ragazzo era così capace di leggere tutte le chat e i messaggi inviati e ricevuti, controllare le chiamate, le foto, i contatti in rubrica, inoltre poteva facilmente geolocalizzarla e addirittura spiarla dalla videocamera dello smartphone, il tutto ovviamente senza che lei sapesse nulla.
La ragazza, una volta venuta a sapere del fatto, l’ha prima lasciato dopo nove mesi di relazione e poi è andata a denunciarlo. Come si legge dalla sentenza del Tribunale, l’imputato ha avuto “l’accesso alle conversazioni telefoniche e ha registrato il contenuto dei messaggi di posta elettronica e WhatsApp, fotografie, ubicazione, password, coordinate bancarie” e ha così deciso di condannarlo a due anni e mezzo di carcere e a pagare una multa di 1.620 euro.
I giudici hanno stabilito inoltre che il ragazzo non potrà avvicinarsi alla sua ex fidanzata per 3 anni e a nulla sono valsi i tentativi di difesa del 23enne: “L’ho fatto per proteggerla. Avevo paura potesse succederle qualcosa. Riceveva minacce di stupro e morte. Non le ha denunciate per paura” ha detto in Tribunale. Ma i giudici non gli hanno creduto.