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Vivere a Roma può uccidere, lo dice l'Istituto Superiore di Sanità

L'allarme è stato lanciato dal presidente Walter Ricciardi: le condizioni di salute dei romani sono "mediamente peggiori" rispetto a quelle del resto del Paese

Vivere a Roma può uccidere, lo dice l'Istituto Superiore di Sanità

11 Ottobre 2017

Che a Roma si viva male è una verità che i residenti (e a volte anche i turisti) conoscono bene. Tuttavia dall'Istituto Superiore di Sanità adesso arriva un allarme concreto: le condizioni di salute dei romani sono "mediamente peggiori" rispetto a quelle del resto del Paese. Non solo: "Roma è l'unica capitale, tra le 28 capitali dell'Unione europea, che ha peggiorato i suoi indicatori di salute negli ultimi anni".

Insomma, cattive notizie per la Capitale. Gli indicatori presi in considerazione - aspettativa di vita, mortalità infantile, mortalità per tumore, modo in cui insorgono le complicanze del diabete - non hanno dato buoni riscontri. Basti pensare che la prevalenza del diabete è stata definita "preoccupante": il 6-7% dei romani è affetto da questa patologia, mentre la media nazionale è ferma al 5%. Il rapporto presentato racconta anche che chi è affetto da tumore e vive al Nord, riceve cure migliori, mentre Roma si presenta un buon centro per la cura delle "demenze".

Quando si parla di farmaci, visite mediche e soddisfazione nei confronti del sistema sanitario, nonché di liste d'attesa, vivere a Roma o in una qualsiasi altra regione del Meridione sembra non fare alcuna differenza. Secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, Roma paga un prezzo molto alto a causa dell’inchiesta “Mafia Capitale” e di un lento ma costante declino. Un segnale di questo degrado è anche dato dal ritorno della droga per le strade: "Siamo pieni di cocaina - ha dichiarato il ministro -. Si fa finta di non vedere come se il problema non ci fosse più ma in realtà aggredisce tutti i ceti sociali e tutte le età".

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