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07 Novembre 2017
A Venezia una coppia di giapponesi si ritrova a pagare 151,80 euro per due primi e dell’acqua!
I due turisti, giustamente indignati, pubblicano lo scontrino su Facebook e scoppia la polemica: sullo scontrino c’è scritto che la porzione di “tagliatelle granseola” costa 12 euro, mentre gli spaghetti all’aragosta 120 euro.
Il ristorante si difende dicendo che i prezzi sono indicati sul menù e che i turisti hanno letto male: il prezzo di fianco al piatto di spaghetti all’aragosta (ovvero 8 euro) non si riferisce al costo dell’intera portata, ma di un etto di aragosta.
I conti non tornano comunque perché, per spendere 120 euro per la portata, il turista avrebbe dovuto mangiare un chilo e mezzo di aragosta!
Grazie all’aiuto di altri clienti, la coppia di giapponesi è riuscita ad avere un confronto con i proprietari che alla fine hanno fatto uno “sconto” del 40% sul totale del pranzo!