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Ragazza precipita e muore per scattarsi un selfie

Succede in Nuova Zelanda, dove una ventenne precipita dal secondo piano mentre scatta una foto acrobatica

Una ventenne precipita dal secondo piano mentre scatta una foto acrobatica

24 Novembre 2017

Non è la prima volta che la vanità fotografica si rivela letale per una giovane vita.

La mania di apparire sui social chiede spesso un prezzo troppo alto a chi ne abusa, facendosi dominare da essa. È successo alla giovanissima Toni Kelly, originaria di Dargaville, in Nuova Zelanda.

Una ragazza ventenne come tante, allegra, vivace e piena di amici. La giovane Toni non avrebbe mai immaginato che la sua passione per i selfie si sarebbe rivelata fatale.

La situazione le è sfuggita di mano mentre cercava di realizzare la foto perfetta da condividere con i suoi follower. Un selfie acrobatico alla finestra è degenerato in una caduta dal secondo piano.

L’impatto al suolo è stato irreparabile, e Toni ha battuto la testa, riportando danni cerebrali irreversibili, secondo quanto comunicato dai medici che si sono occupati di lei, quando è stata ricoverata d'urgenza in ospedale.

La famiglia di Toni ha subito acconsentito alla donazione degli organi della ragazza ed è partita subito una raccolta fondi per il trasferimento della salma fino a Dargaville (sono stati raccolti 38mila dollari, circa 32mila euro).

«Questo è un momento tremendo per i genitori, sono assolutamente devastati. Piangiamo la scomparsa di una ragazza solare, gentile e piena di vita» ha dichiarato la zia della ragazza.

Una morte assurda, che ci fa riflettere sulle conseguenze sconcertanti di un fenomeno troppo diffuso nel nostro tempo: il dilagante bisogno di apparire, costi quel che costi.

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