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31 Dicembre 2017
Pensate che Natale faccia rima solo con panettone, regali, alberi, lucine e maglioni improponibili con renne e simili?
Vi sbagliate di grosso.
Le feste natalizie sono legate a qualcosa a cui non avreste mai pensato (o magari sì), ovvero il sesso.
Da alcuni studi è emerso che i tassi di natalità raggiungono il picco a settembre. Questo significa (se la matematica non è un opinione) che 9 mesi prima, ovvero a Natale, c’è un’impennata di interesse sul sesso. Sono stati gli scienziati dell’Università dell’Indiana e dell'Instituto Gulbenkian de Ciência in Portogallo a notare quanto il calo della temperatura all’esterno comporti un aumento di quella all’interno delle nostre abitazioni (delle nostre lenzuola, in particolare). Lo studio del web e dei social media sono stati uno strumento fondamentale per analizzare il cambiamento d’umore e il comportamento della società.
Non è vero dunque che a Natale si cercano su internet solo video di cagnolini che consegnano i pacchetti o gattini che abbattono alberi e lucine senza alcuna pietà. A quanto pare gli argomenti “hot” sono altrettanto quotati.
L’effetto è stato osservato tanto nei paesi a maggioranza cristiana (le festività natalizie) quanto in quelli a maggioranza musulmana (Eid-al-Fitr, la celebrazione che segna la fine del Ramadan).
E il fatto che queste ricerche così bollenti coincidano con le celebrazioni culturali o religiose non deve stupire.
Come spiega il professor Luis M. Rocha dell’Indiana University: il Natale è caratterizzato «da un umore collettivo che va a braccetto con un'aumentata fertilità».
Sembra quindi che dopo i pranzi, i cenoni infiniti e la nonna che ci rincorre per ficcarci in bocca l’ennesima fetta di torta scatti una gran voglia di bruciare tutte quelle calorie.
E poi fuori fa così freddo. Non scordiamo la vecchia canzone: Baby it’s cold outside.
Mangiate quanto vi pare, il modo (piacevole) per tornare in forma esiste ed è anche approvato dalle università.