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I giovani di oggi preferiscono l'intelligenza alla bellezza

Uno studio australiano dimostra che un ragazzo su 10 considera l’intelligenza parte integrante del sex appeal. Sui social si diffondono i #sapiosexual

L’intelligenza non è mai stata così sexy. In un’epoca in cui chat, dating app e star in bella mostra su Instagram la fanno da padrone, pare che vinca ancora il cervello.

E’ quanto emerge da uno studio della University of Western Australia pubblicato sulla rivista Intelligence (il nome è tutto un programma). I dati della ricerca mostrano che un giovane su 10 considera l’intelligenza come un elemento di forte attrazione sessuale. Tanto da permettere la diffusione di un nuovo termine: sapio-sessuale. Forse più diffuso nella sua variante inglese, “sapiosexual”, questo termine sta dilagando anche tra i single che navigano on line, cercando l'anima gemella nell’oceano della rete.

Quindi bando alla caccia spasmodica di lineamenti particolari, capelli biondissimi e occhi di ghiaccio. Se non c’è dietro una bella testa, allora non se ne parla.

Sono state poste in esame 383 persone, tra i 18 e i 35 anni, con la richiesta di valutare, su una scala da uno a cinque, i livelli di eccitazione sessuale in alcuni comportamenti altrui. Come ad esempio:

“Ascoltare qualcuno che parla in modo molto intelligente mi eccita sessualmente”, “Mi eccita sessualmente avere una conversazione intellettualmente stimolante con un potenziale partner”.

Non sono state rilevate differenze abissali tra uomini e donne: un individuo su 10 ha dichiarato che l’attrazione sessuale nasceva dagli atteggiamenti che apparivano indice di buona intelligenza.

Ora però non esageriamo: parliamo sempre di un quoziente intellettivo (IQ) che si attesta intorno ai 120 (la media è circa 100), mentre i cervelloni che arrivano a 135 appaiono meno attraente. Paura di non essere all’altezza della situazione?

L’intelligenza, in sostanza, si classifica al primo posto, dopo la gentilezza e la comprensione, nell’elenco delle caratteristiche giudicate “desiderabili” nel partner.

Roberta Rossi, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa dell’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma chiarisce  il concetto in questi termini:

“In realtà l’intelligenza intesa come capacità di ragionamento e riflessione ha sempre avuto un ruolo importante nell’attrazione che ora sta crescendo ulteriormente perché sono cambiate anche le modalità attraverso cui ci si conosce”.

Proprio perché sui social è più difficile provare attrazione fisica, specie se abbiamo il dubbio che la foto postata dalla controparte possa essere frutto di pesanti interventi di Photoshop, si punta ad altre qualità. L’arte di arrangiarsi, insomma. Oggi si fa di necessità virtù. Ma avere un cervello brillante non può che essere una qualità da prendere al volo.

Ed ecco che iniziano a nascere ‘servizi’ dedicati, come l’app chiamata Sapio (Intelligent Dating), che agevola la ricerca e l’incontro tra i sapiosessuali.

Ma quindi la bellezza passa davvero in secondo piano? Non esattamente, spiega Rossi:

“Per chi è alla ricerca di un rapporto che duri nel tempo, anche se l’aspetto della fisicità è importante, scegliere un partner con un cervello pensante è senz’altro più stimolante anche perché la fisicità nel tempo cambia e passa mentre l’intelligenza è ciò che ti permette di affidarti all’altro e di avere delle sicurezze”.

Nulla di nuovo, insomma. Se volete “acchiappare” maggiormente vi conviene aguzzare l’ingegno e sistemare un po’ il vostro profilo social, puntando sul potere della mente.

 

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