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22 Gennaio 2018
La pensione vi sembra un miraggio lontanissimo e la sola parola vi mette addosso un macigno di tristezza non indifferente? Potete consolarvi al pensiero che tanta attesa porterà un vantaggio. A quanto pare potreste essere tra coloro che vanteranno una pensione più ricca anche se percepita più tardi.
Secondo quanto emerso dal recente rapporto Inps sui flussi di pensionamento del 2017, rispetto al 2016 i pensionati italiani hanno percepito pensioni più alte del 7,1%: si passerebbe, quindi dai 970 euro dell’anno precedente ai 1039 del 2017. In parallelo sale anche l’età media di decorrenza, pari a 66,7 anni nel 2017 invece dei 66,4 anni del 2016. Le cose più ambite richiedono maggior pazienza, vero?
Per la prima volta, udite udite, l’importo medio degli assegni ha superato i mille euro. Ecco qualche dettaglio: si va dai 2.275 euro al mese per le pensioni di anzianità dei lavoratori dipendenti ai 239 euro delle pensioni di vecchiaia dei lavoratori parasubordinati.
Quali sono le categorie “privilegiate”? Artigiani e commercianti in testa, con pensioni di vecchiaia rispettivamente pari a 842 euro e 927 euro.
L’età media di decorrenza è aumentata di tre mesi, passando dai 66,4 anni del 2016 ai 66,7 dell’anno scorso. La “colpa” è, in realtà dell’influenza delle pensioni di reversibilità, che vengono versate quest’anno a un’età media di 75 anni.
l’Inps precisa che “per il 2017 sia i requisiti di età per la vecchiaia, sia quelli di anzianità per la pensione anticipata, sono rimasti immutati rispetto al 2016, anno quest’ultimo che aveva invece visto l’aumento di tutti i requisiti rispetto all’anno precedente di 4 mesi per effetto dell’incremento della speranza di vita e di ulteriori 18 mesi e 12 mesi rispettivamente per le lavoratrici dipendenti ed autonome”.
Nel dettaglio, le pensioni di vecchiaia l’anno scorso sono scattate a 66,6 anni per gli uomini (come nel 2016) e a 64,8 per le donne (invece dei 64 anni dell’anno precedente) mentre le pensioni di anzianità sono scattate a 61,2 anni (nel 2016 a 61) per i lavoratori e a 59,9 per le lavoratrici (59,6 nel 2016).
Se l’età per gli assegni di invalidità è invece rimasta uguale per gli uomini, stazionando a 53,8 anni, per le donne è stato registrato un aumento dai 51,6 anni del 2016 ai 51,8 anni del 2017.
Va detto, però, che nell’anno appena trascorso sono aumentate le liquidazioni di pensioni sopra i 3mila euro, con un corrispondente calo di quelle sotto i 500 euro. Salgono anche le pensioni tra i 1.000 e i 1.500 euro, e quelle da 1.500 a 2.000 euro rispetto al 2016.
Tutti questi numeri vi hanno fatto girare la testa? Tranquilli, avete tutto il tempo per mettervi seduti e attendere il vostro turno.