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Italiani: in Europa siamo tra quelli che lavorano di meno
Eurostat ha dimostrato che lavoriamo “solo” 38,8 ore a settimana. Meno ancora i danesi e i tedeschi. I più stakanovisti? Inglesi e greci
Vi lamentate di continuo di quanto siete stanchi di lavorare? Lavorate troppe ore e vi sentite stanchi, spossati e incompresi?
Vi state sbagliando. In realtà in Europa noi italiani siamo tra quelli che lavorano di meno. Secondo i dati Eurostat un dipendente totalizza 38,8 ore a settimana, ben un’ora e mezza in meno rispetto alla media europea. Ma non siamo i peggiori, se questo vi preoccupa. Lavorano ancora meno i danesi con un totale di 37,8 ore. Al contrario tra i più stakanovisti ci sono gli inglesi con le loro 42,3 ore a settimana. E non c’è da stupirsi visto tutto il tè che si tracannano ogni giorno…
Abbiamo qualche scusante? Ma certo, non disperate. È vero che la media italiana è molto bassa ma è anche vero che per contratto l’orario di lavoro del pubblico impiego è di 36 ore.
Ma la vera domanda è un’altra: la quantità di lavoro è un indicatore del buon andamento dell’economia oppure no? E dunque lavorare meno ore incide sulla nostra economia nazionale?
Risponde a tutti i nostri dubbi Daniele Archibugi dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Cnr che afferma:
«Il numero di ore di lavoro è un residuo del passato (…) L’economia del futuro non si baserà più su questo parametro, tranne che per quanto riguarda i lavori a basso salario e poco qualificati. Il cartellino non è più indicativo: conta invece quello che si fa».
Quindi la quantità di ore di lavoro non sembra l’indicatore più saggio per valutare l’andamento del paese.
Basta pensare all’economia tedesca o a quella scandinava che sono tra le più avanzate al mondo “nonostante” gli orari di lavoro tanto brevi.
Archibugi aggiunge:
«Bisogna tenere conto anche dell’organizzazione del lavoro: rispetto a danesi e svedesi, ad esempio, gli italiani se la prendono più con calma e si ritagliano il tempo per chiacchierare e per fare pause. Ma non si può dire che gli scandinavi producano meno. Gli italiani, rispetto a loro, spesso devono supplire a carenze organizzative con un orario più lungo».
Non dimentichiamo poi un altro fattore interessante.
Perché i greci sono tra coloro che lavorano di più?
Perché, conclude Archibugi:
«Il lavoro non è l’unico fattore che dobbiamo prendere in considerazione (…) Spesso le economie tardive devono supplire con il maggior lavoro all’assenza di infrastrutture e di beni capitali».
La prossima volta che vi viene voglia di lamentarvi del vostro lavoro pensateci su… Pensate ai poveri inglesi che tra teiere e tazze sono in ufficio dall’alba!