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Calciatore rinuncia alla partita dell'anno per donare il midollo osseo a una donna malata

Ha saltato il match dellʼanno per una giusta causa. Fabio Caramel, difensore classe ʼ92 dello Spinea, è “sceso in campo” mostrandosi campione di solidarietà

Il valore di un calciatore non si misura solo con il numero di goal che riesce a segnare.

Ne è un esempio Fabio Caramel, calciatore dilettante dello Spinea, nel Veneziano, che ha dato prova di essere un campione soprattutto di solidarietà.

Il ragazzo ha, infatti, scelto di saltare una partita importante contro la squadra capolista del campionato dilettanti per donare il suo midollo spinale. Così Fabio è “sceso in campo” con coraggio, ma senza scarpette chiodate e calzoncini. L’ha fatto sdraiandosi su un lettino d’ospedale, per aiutare una donna malata. Gli esami avevano accertato l'85% di compatibilità con il suo midollo osseo. Naturalmente si è subito generato un tifo spettacolare nei suoi confronti, non solo da parte della squadra in cui gioca.

Caramel racconta con queste parole rilasciate al Gazzettino l’episodio che l’ha coinvolto in prima persona:

"Lo scorso dicembre sono stato contattato perché le mie caratteristiche fisiche sono idonee con una persona che adesso ha bisogno, così nei giorni scorsi sono stato nel centro di Verona di Borgo Roma che, a livello veneto, concentra questo tipo di raccolta. Non so chi potrà beneficiare di questo mio gesto, so solo che si tratta di una donna italiana ma la legge impedisce di conoscere la persona che potrei aiutare. Ci sono 85 possibilità su cento che la nostra compatibilità abbia un esito positivo, me lo auguro davvero. Per me sarebbe una delle più belle soddisfazioni della mia vita".

Prontamente è giunta la risposta del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale si è detto orgoglioso e riconoscente. Ed ha poi commentato la cosa dicendo:

“Ha segnato un goal meraviglioso che nessun rallenty può valorizzare, perché non è entrato in una porta, ma nel cuore".

Da quanto affermato da Zaia apprendiamo anche che Fabio non si sente affatto un eroe.

Che dire? Il calciatore avrebbe tutte le carte in regola per diventare un grandioso testimonial a livello nazionale e sostenere la cultura della donazione.

“Non so se Fabio abbia una squadra di calcio del cuore, né quale sia ma, se ce l'ha, mi piacerebbe vederlo presto ospite in tribuna d'onore a ricevere la standing ovation di tutto uno stadio. Come dopo un goal di un fuoriclasse. Anzi, di più" ha concluso Zaia. Un premio certamente meritato, per questo ragazzo dal cuore d’oro.

Insomma, Fabio è di sicuro un tipo che, nelle situazioni più difficili, non si fa mettere in panchina.

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