Salva la vita a una sconosciuta donandole il midollo. Ora la cerca su Facebook

La legge italiana stabilisce che chi dona il midollo e chi riceve la donazione debbano restare anonimi e non possano conoscere nulla l'uno dell'altro. L'unica possibilità di comunicazione tra loro è l’utilizzo di una lettera, che non faccia alcun riferimento alle rispettive identità.

Valentina Marchi, 34enne di Pordenone, lo sa bene. A lei è successo in prima persona, visto che questa ragazza è stata donatrice di cellule staminali e linfociti tra il novembre 2012 e il settembre 2014. Valentina ha quindi salvato la vita a una sconosciuta, e per poterla incontrare ha scritto una lettera sia in italiano che in inglese.

Valentina, che nella vita fa l’impiegata, vorrebbe tanto poter abbracciare colei che ha ricevuto la sua generosa donazione, e per questo motivo sta tentando ogni strada possibile. Come ha raccontato a “Il Gazzettino”, ha anche lanciato un appello su Facebook, nella speranza che il grande potere di questo social le venga in aiuto.

"Più di qualche volta ho provato a cercarti, non potrebbe esserci abbraccio più bello del nostro", scrive la donna.

"Sono figlia unica e lei per me è la sorella che non ho mai avuto. Spero che questo messaggio possa raggiungere tante più persone possibili per potermi perdere un giorno in quell'abbraccio. Ti voglio bene ovunque tu sia" . L’appello di Valentina ha subito avuto un grande seguito sul social network.