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Autista di scuolabus si sente male: prima salva i bambini, poi muore
Sante Quaranta si è sentito male mentre era alla guida. Ha subito accostato per permettere ai bambini di salvarsi e poi ha perso i sensi
Gli eroi sono dappertutto.
Gli eroi, quelli veri, non hanno bisogno del mantello o dei superpoteri. I loro "superpoteri" si chiamano empatia e generosità. Sono tutte quelle persone gentili e discrete che ci aiutano quando meno ce lo aspettiamo. Tutti coloro che pensano al prossimo prima che a loro stessi e che non hanno alcuna esitazione. Il ragazzo che aiuta un anziano in difficoltà, un bambino che ne difende un altro dal bullo della scuola, l’autista di un scuolabus che salva i bambini che ha a bordo.
Questa è la storia di un eroe che si chiamava Sante Quaranta.
Sante, 65 anni di Fasano, una mattina era alla guida dello scuolabus. Faceva il consueto giro delle case per prendere i bambini e accompagnarli a scuola. All’improvviso, mentre guidava in una strada di campagna, in contrada “Cocolicchio”, si è sentito male. Nel momento in cui ha accusato il malore ha voluto subito mettere in salvo i bambini. Ha accostato lo scuolabus per permettere ai bambini di scendere, quindi ha perso i sensi.
L’assistente dell’autista ha dato l’allarme. All’arrivo dell’ambulanza, il signor Quaranta è stato rianimato e poi condotto all'ospedale Perrino di Brindisi. Ma è stato tutto inutile perché è morto durante la corsa in ospedale.
Sante Quaranta non è riuscito a salvarsi. In compenso ha avuto la prontezza di pensare a salvare i più giovani, che grazie al suo gesto, sono rimasti illesi. Anche nel momento più tragico della sua vita, si è preso cura di qualcun altro.