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Romelu Lukaku: da bambino povero a primo bomber del Belgio

Lukaku è il miglior attaccante della storia del calcio belga. La sua infanzia però è stata segnata dalle fatiche e dalla povertà

Questa storia sembra una fiaba.
Una di quelle in cui il protagonista deve affrontare mille peripezie prima di raggiungere il suo obiettivo. E c’è anche il lieto fine. Solo che questa non è una fiaba, è la realtà. Il protagonista di questa storia è Romelu Lukaku, che sicuramente molti di voi conosceranno. Al contrario, per tutti quelli che non seguono il calcio, sappiate che Lukaku è attaccante del Manchester United e della nazionale belga. E che attaccante. È il bomber più prolifico della storia del calcio belga.
 
È stato il The Player’s Tribune a raccontare la sua storia. Che è stata tutto fuorché facile. Anzi, gli inizi sono stati proprio durissimi. Il 25enne di origini congolesi è vissuto in povertà per gran parte della sua infanzia. Secondo quanto riportato dall’huffingtonpost.it, Lukaku ha dichiarato:
«Mio padre era stato un calciatore professionista, ma era a fine carriera e i soldi se ne erano andati. La prima cosa a sparire fu la TV via cavo. Poi capitava di tornare a casa e la luce non c'era più, niente elettricità per due o tre settimane per volta».
Lukaku ricorda anche il momento più brutto di sempre:
«Vidi mia madre piangere mentre mescolava il latte con l'acqua, per farlo durare di più. Capii che avevamo toccato il fondo. Che questa non era la nostra vita. Fu come se qualcuno, schioccando le dita, mi avesse svegliato. Quel giorno feci una promessa a me stesso e a Dio: diventerò un calciatore dell'Anderlecht».
 
Lukaku ha mantenuto la sua promessa. A 16 anni ha firmato il suo primo contratto da professionista e, poiché l’allenatore lo lasciava sempre in panchina, decise di sfidarlo: gli promise 25 gol entro dicembre:
«Fu la scommessa più sciocca che un uomo avesse mai fatto. Raggiunsi 25 gol a novembre. Che serva da lezione: mai scherzare con un ragazzo affamato! ».
Da lì non si è più fermato: Chelsea, West Bromwich, Everton fino ad arrivare al Manchester United di Josè Mourinho (che se lo assicurò per 90 milioni di sterline).
Lukaku ha mantenuto la scommessa fatta con se stesso:
«Volevo essere il miglior giocatore della storia del Belgio. Non solo un buon attaccante: il migliore. Ho visto troppi topi correre dentro la mia stanza, ho tanta rabbia dentro. Ho una missione».
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