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Le città italiane sono più calde di 1 grado, dal 2000 . Lo spiega l'Istat

Soffrite il caldo? Un motivo c’è ed è stato l’Istat a spiegarlo in un comunicato

Le città italiane sono più calde di 1 grado, dal 2000 . Lo spiega l'Istat

21 Giugno 2018

Certo, chi a giugno parte e si rifugia al mare non lo accuserà più di tanto.
Tutti coloro però che devono rimanere in città a lavorare lo sentono eccome. Di chi parliamo? Del caldo, ovviamente. Lo aspettiamo da tutto l’inverno e ora che è qui è… troppo. Nel giro di pochi giorni le temperature sono cresciute in maniera esponenziale e non c’è ventaglio che tenga.
Anche perché non ci sono vie di mezzo: ci sono i fanatici dell’aria condizionata che riescono a concentrarsi solo a 17° gradi obbligando i colleghi a mettere il golfino, e quelli che per il bene del pianeta sono disposti a tutto, anche a soffrire questo caldo tropicale e a sciogliersi.
 
E no, non è un’impressione. Fa davvero più caldo da un po’ di tempo a questa parte. In particolar modo dal 2000. È stato l’Istat a osservare che le temperature in Italia sono aumentate di un grado a partire dal 2000. Quindi l’afa che sentite e che vi si appiccica addosso (impedendovi qualsiasi attività richieda un minimo di lucidità) non è un’impressione, è provata da uno studio. Secondo quanto riportato da ansa.it, l’Istat ha osservato che la temperatura media annua in Italia nel periodo 2002-2016 è stata di 15,5° gradi, il che significa un grado in più rispetto al periodo tra 1971 e 2000.
Nel periodo compreso tra 2002 e 2016 sono stati in media 110 i giorni estivi e 45 le notti tropicali (per intenderci, quelle in cui non riuscite a prendere sonno perché suda pure il lenzuolo!), ovvero 17 e 14 in più rispetto alla media.
 
E non sono aumentate solo le temperature ma anche la pioggia (le cose “belle” vanno sempre in coppia).
La precipitazione media annua (pari a 778 mm) è aumentata dell’1,6% rispetto al passato.
Andando avanti di questo passo inizieremo a soffrire il caldo già a febbraio?

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