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Trovati vivi i 12 ragazzi thailandesi dispersi in una grotta

Le ricerche andavano avanti da nove giorni, ma ora sembrano esserci buone notizie

Tutto il Paese era con il fiato sospeso, in attesa di conoscere le loro sorti.

Ora sembrano esserci buone notizie per i 12 ragazzi dispersi con il loro allenatore in una grotta thailandese dal 23 giugno scorso. Lo ha fatto sapere il governatore della provincia di Chiang Rai,  Narongsak Osatanakorn, che si occupa di dirigere le operazioni di soccorso. 

Da tutto il mondo si sono mobilitati soccorritori e anche Papa Francesco aveva pregato per i dispersi all’Angelus. I ragazzi del gruppo sono stati trovati vivi anche se molto dimagriti e provati da questa esperienza, a 400 metri dalla cavità di «Pattaya Beach», rimasta asciutta durante le inondazioni.

Sono già in corso le operazioni di recupero per riportarli all’esterno della grotta, ma non sarà semplice. Saranno necessari, secondo le autorità, diversi giorni e forse addirittura mesi.

I ragazzi, che hanno un’età compresa tra gli 11 e i 16 anni, si erano avventurati nella grotta di Tham Luang con il loro allenatore, ma le forti piogge monsoniche li hanno bloccati. Sono sopravvissuti bevendo acqua piovana.

A ritrovarli, due speleologi britannici. Sono affamati, com'è facile immaginare, e hanno necessità di cure mediche.

"Invieremo altro cibo per permettere loro di resistere almeno quattro mesi e li addestreremo ad immergersi mentre continuiamo a scaricare l'acqua", è quanto ha dichiarato Anand Surawan, capitano della Marina.

Intanto tutta la Thailandia continua senza sosta a pregare per loro.

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