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Roma, scritte omofobe sullo scontrino del ristorante: licenziato il cameriere

Una coppia gay ha notato l'insulto sulla ricevuta del locale della Capitale nel quale avevano cenato, la "Locanda Rigatoni".

"No pecorino, sì frocio". Una coppia omosessuale si è vista presentare uno scontrino con queste quattro parole offensive stampate in fondo al conto, dopo aver cenato nel ristorante romano Locanda Rigatoni, in zona piazza San Giovanni.

Come riporta Fanpage, il caso è nato dopo che uno dei due clienti ha chiesto di sostituire il pecorino con il parmigiano. Una richiesta banale che ha scatenato la fantasia del cameriere, che ha pensato di dedicare alla coppia il poco simpatico "scherzo". Infatti, dopo aver fatto notare la scritta omofoba sia chi ha servito i due sia la proprietaria hanno cercato di minimizzare l'accaduto, definendolo un errore del computer.

Dopo mezz'ora di proteste la titolare ha provato ad offrire la cena alla coppia, ma senza mai scusarsi per l'accaduto. Per di più, il cameriere si sarebbe lamentato con i ragazzi, sostenendo che gli avrebbero fatto fare una brutta figura con gli altri clienti. L'autore dell'insulto omofobo, tuttavia, non l'ha passata liscia come sperava: per lui è arrivato infatti il licenziamento.

L'accaduto è stato denunciato all'Arcigay e alla Gay Help Line. Secondo quanto dichiarato da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, "quanto accaduto è un fatto molto grave. [...] Non è accettabile che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della Capitale senza venire offesa e rovinarsi la serata. Richiediamo alla Sindaca Raggi di revocare la licenza al ristorante e valutare anche le sanzioni da adottare. I ristoranti sono dei locali con licenza pubblica e pertanto azioni discriminatorie non possono essere consentite. Inoltre, invitiamo sin da subito tutti i cittadini e turisti a boicottare tale ristorante".

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