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31 Ottobre 2018
Sia la piccola Alice, di 10 anni, che il suo papà Paolo sono malati. Per aiutarli a sostenere le spese per le cure, la mamma Roberta lancia una raccolta fondi in crowdfunding sulla piattaforma IdeaGinger. Succede a Bologna, dove una famiglia viene colpita da una doppia malattia, quella della figlia e quella del padre.
Alla nascita, alla piccola Alice viene diagnosticata la Sindrome di Edwards, una malattia genetica rara, che causa scompensi cardiaci, malformazioni fisiche, problemi respiratori e renali e un sistema immunitario deficitario, sintomi dovuti alla presenza di un cromosoma 18 in più. Quella di Alice è una battaglia dura che la accompagna da 10 anni. Non smette mai di sorridere, ma deve fare i conti con momenti molto duri. La Sindrome di Edwards ha un’incidenza di un caso su 6.000 nati vivi e per l’80% delle volte si abbatte sulle persone di sesso femminile. Secondo le statistiche, la vita media di un bambino affetto da questa malattia è di 5/15 giorni. Alice di anni ne ha 10.
Per lei l’amore della sua famiglia è immenso. Ma anche il padre Paolo deve fare i conti con una brutta malattia. Le viene diagnosticato, infatti, un linfoma molto doloroso che non gli permette di muovere le gambe e gli causa anche dei rigonfiamenti cutanei. Le cure per alleviare i dolori di questa malattia sono molto costose e papà Paolo è costretto a farle in una struttura privata.
Gli aiuti che le Istituzioni danno loro non sono sufficienti. Alice riceve assistenza domiciliare per 20 ore a settimana e per darle una speranza si sottopone a cure private, senza le quali probabilmente diventerebbe un vegetale. La madre ha lasciato il lavoro per stare accanto ai suoi cari. È per questo motivo che mamma Roberta ha deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding IdeaGinger. Ad oggi i sostenitori sono stati 182 e sono stati raccolti oltre 9mila euro, che serviranno per coprire le spese mediche che ogni giorno la famiglia è costretta a sostenere. In una situazione del genere, anche 1 euro può fare la differenza.
(Credits photo: ideaginger)