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Annegati tre orsi marsicani nel Parco Nazionale d'Abruzzo

Tre esemplari di orso bruno di una specie in via di estinzione hanno perso la vita per colpa di una vasca d’acqua.

Dramma in Abruzzo. Sono caduti in una vasca d’acqua e morti tre orsi bruni marsicani. Gli animali appartenevano a una specie in via di estinzione e il fatto rappresenta davvero un grandissimo problema per il pianeta. In poco tempo, il 6% della popolazione mondiale di questo tipo di orsi è scomparsa per sempre. Il loro valore è incalcolabile.

È successo lo scorso 14 novembre nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un gruppo di guardiani del parco ha recuperato le carcasse di tre orsi bruni, rivolti in una raccolta d’acqua. Si tratta di una femmina di circa 10 anni e dei suoi 2 cuccioli, un maschio e una femmina. Dalle prime ricostruzioni, gli animali sarebbero scivolati in acqua e non trovando nessun appiglio per risalire in superficie, sarebbero annegati. I corpi senza vita degli orsi si trovavano per la precisione in provincia dell’Aquila, tra i Comuni di Balsorano e Villavallelonga. La zona in questione è appena fuori dal Parco Nazionale, in località “Le Fossette”, e si estende in una parte di protezione esterna (cuscinetto) che dovrebbe essere monitorata. È di proprietà privata e le attività fatte in precedenza per metterla in sicurezza, sono risultate indeguate. 

A recuperare gli orsi marsicani morti è stato il personale del Parco, insieme all’aiuto dei Carabinieri forestali, nella mattinata di ieri 15 novembre. Nel tardo pomeriggio del 14, la sorveglianza è stata avvertita da un escursionista della presenza delle carcasse nel bacino. Per prendere gli orsi è stato utilizzato un elicottero, in quanto la zona si trova ad alta quota, raggiungibile solo a piedi.

Purtroppo non è la prima volta che il Parco Nazionale è protagonista di vicende come questa. Nel 2010, infatti, nella stessa vasca d’acqua erano morti altri due orsi bruni marsicani. Non è stata, quindi, una casualità e si rendono necessari interventi tempestivi per fare in modo che ciò non accada più. La perdita di una femmina di orso in età riproduttiva rappresenta un dramma di proporzioni enormi. Al mondo si contano solo 50-55 esemplari di questa specie di plantigradi.

Ma di chi sono le responsabilità? Secondo il rappresentante dell’associazione conservazionista “Salviamo l’orso”, Stefano Orlandini, la colpa sarebbe del Parco, del Corpo Forestale e dei proprietari della zona dove è ubicata la vasca. Queste strutture che si riempiono d’acqua sono un pericolo sia per gli uomini che per gli animali e il più delle volte sono anche abusive. L’associazione chiede che sia fatto un censimento per accertare quanti vasconi ci sono e pretende che vengano fatti dei lavori per recintare le zone in modo da evitare altri drammi.

I corpi dei plantigradi, nel frattempo, sono stati trasportati a Pescasseroli (L’Aquila) e lì saranno sottoposti a ulteriori esami per capire se sono intervenute altre cause di morte.

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