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22 Novembre 2018
Giovanissima, appena 23 anni, con un cuore grande e il sogno di andare in Africa.
Il suo nome è Silvia Romano, milanese, laureata alla scuola per mediatori linguistici per la sicurezza e la difesa sociale, aveva realizzato una tesi sulla tratta di esseri umani.
Prima di partire per l’Africa, lavorava in una palestra milanese. Ma il suo amore per i bambini e la propensione ad aiutare gli altri, le hanno fatto scegliere un'altra strada.
La scorsa primavera, infatti, ha avuto i primi contatti con l’associazione marchigiana Africa Milele, una Onlus presente in Kenya per la realizzazione di diversi progetti di cooperazione internazionale e con la particolare missione di offrire supporto soprattutto ai bambini emarginati dalla società, perché orfani.
In agosto Silvia aveva incontrato per la prima volta Lilian Sora, presidente della Onlus. Poi, il 4 novembre, la partenza per il Kenya. Le era stato affidato il compito di fare da referente per tutti i progetti della Onlus attivi sul territorio.
Quella in cui Silvia si trovava, non è mai stata ritenuta una zona pericolosa. Isolata e “fuori dal mondo”, questo si, ma non pericolosa.
Eppure martedì sera, intorno alle 20.00, mentre Silvia si trovava in un centro commerciale nella città di Chakama, a circa 80 km da Malindi, è avvenuto l’assalto ad opera di un commando armato di mitragliatori Ak47. La polizia locale ha riportato che ci sarebbero state almeno 5 feriti, tra cui 2 bambini e una donna in gravi condizioni. Silvia, invece, è stata portata via.
Non si conosce ancora l’identità e gruppo armato, né se questo abbia legami con lo Stato Islamico.
In queste ore regnano sgomento per quanto accaduto, apprensione per Silvia e speranza che arrivino presto buone notizie dalla Farnesina.
(Credits photo: Facebook/Silvia Romano)