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Credits: Facebook
07 Gennaio 2019
Sono tantissime le persone che si conoscono su Tinder, app online di incontri. Molte di queste, iniziano a parlare per un po’ e poi decidono di incontrarsi per dare una svolta reale alla relazione stabilita. Questo è l’inizio anche della storia di Massimo e Chiara. Una storia che è salita agli onori della cronaca per il suo bizzarro epilogo. Dopo essersi matchati su Tinder, i due decidono di vedersi a Piazza San Carlo a Torino e, mentre si stava recando all’appuntamento, Massimo ha scritto a Chiara che stava arrivando in metropolitana. E per tutta risposta, la ragazza gli ha scritto: “Non si va ad un appuntamento in metro” e lo ha scaricato prima ancora di vederlo in faccia per la prima volta.
La notizia ha fatto subito il giro del web, perché il 45enne programmatore con la passione della fotografia, ha raccontato tutta la storia su Facebook. Subito sono arrivate le parole degli utenti della rete, che lo hanno sostenuto e gli hanno consigliato di andare oltre, che una così è meglio perderla che trovarla. Ma Massimo non ci sta, vuole incontrare Chiara per capire se la sua è la vera motivazione per averlo scaricato al primo appuntamento. È convinto che quelle parole siano solo una scusa, come ha dichiarato: “Spero che davvero non la pensi così e che la sua sia stata solo una scusa, almeno avrebbe un senso”.
Dopo alcuni giorni, la 35enne si fa viva, e ha risposto al post. Ecco le sue parole: “L’appuntamento è saltato perché questa persona si era presentata già mentendo, sono basita. Mi chiamo Chiara, sono una maestra di scuola materna e non ho Facebook per via del mio lavoro. Una mia collega mi ha permesso gentilmente di utilizzare il suo profilo per difendermi da un’argomentazione assurda nonché privata”.
E ha continuato: “Abbiamo iniziato a scriverci a dicembre, dopo qualche giorno decidiamo di vederci per un caffè. Ero restia, ma sembrandomi una brava persona accetto. La sua risposta fu: Saprò meritarmi la tua fiducia, corredata da cuoricini (di cui spesso abbondava). Si è preso un due di picche perché se lo meritava”. A quanto pare, un’amica della ragazza le avrebbe rivelato che l’età dell’uomo non era quella da lui dichiarata. Stanca delle menzogne degli uomini, Chiara avrebbe deciso di fargliela pagare… come simbolo di una generazione di 40enni che mentono!
In merito alla questione della metro, la 35enne si è difesa e ha detto: “Non ci sarei andata a prescindere, fosse venuto pure su una Lamborghini”. Brutta storia, insomma, piena di equivoci e fraintendimenti… speriamo che i due possano chiarirsi faccia faccia e non solo su un social network.