Lorena Bobbit, dopo 25 anni: “ecco perché evirai mio marito”

Sono trascorsi oltre 25 anni da quella notte del 23 giugno 1993, in cui Lorena Bobbit, afferrato un coltello da cucina, tagliò il pene di suo marito, John Wayne Bobbit, mentre dormiva. Poi, presa la macchina, fuggì via, lanciando fuori dal finestrino la parte amputata che, ritrovata dalla polizia, fu ricucita chirurgicamente all’uomo.

Lorena aveva 23 anni, John ne aveva 25. Nonostante non si tratti dell’unico episodio di questo tipo, questa vicenda ebbe un’eco mediatica mondiale. Tutte le fasi della successiva storia giudiziaria furono seguite dai media.

La prima dichiarazione della donna per giustificare il suo gesto fu: “arrivava all’orgasmo senza aspettarmi: è egoista“. Poi arrivarono le accuse di violenza domestica e di abusi, sempre negati dall’uomo, ex marine. Lorena raccontò che John, proprio quella notte, rientrato da una serata trascorsa a bere, l’aveva violentata.

Da allora la vita di Lorena è decisamente cambiata. Dopo aver ripreso il suo nome da nubile, Lorena Gallo, si è risposata. Oggi si occupa di donne vittime di abusi, soprattutto attraverso la sua fondazione. Ed è proprio su questo punto che riporta l’attenzione, durante l’intervista rilasciata alla ABC, ospite di The View. Secondo al Gallo la gente si è troppo interessata alla questione del pene, perdendo di vista l’aspetto più importante, quello degli abusi.

Alla conduttrice Barbara Walters che le chiede “Perché gli tagliò il pene?”, Lorena risponde che non è importante quello che ha fatto, ma la mancanza di lucidità di quel momento. Tutto quello che è accaduto dimostra infatti “quanto sia psicologicamente drammatico subire la violenza domestica”.

La vicenda è stata anche raccontata in un documentario dal titolo “Lorena”, distribuito da Amazon, diretto Joshua Rofè e prodotto da M. Elizabeth Huges.

(Credits photo: Instagram)