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Bohemian Rhapsody, in Cina censurate le scene relative all’omosessualità di Freddie Mercury

Un attivista cinese dei diritti LGBT e fan dei Queen ha denunciato i severi tagli operati dalle autorità cinese.

Dopo il successo planetario ottenuto, il biopic sulla storia dei Queen e di Freddie Mercury, Bohemian Rhapsody, è arrivato anche nelle sale cinesi: secondo quanto riportato dai media internazionali, però, la decisione di ammettere il film nel circuito del paese è stata presa dalle autorità di Pechino solo perché un film che ha riscosso un tale successo non poteva mancare in Cina. Tuttavia, a quanto pare il biopic è stato distribuito solo in una rete di cinema d’essai e in una versione tagliata rispetto all’originale.

La notizia circola da giorni ma ora è stata confermata da Peng Yanzi, attivista per i diritti LGBT e fan dei Queen: ad ottobre ha visto il film in Gran Bretagna durante un viaggio e gli è piaciuto così tanto che ha deciso di rivederlo anche nella sua città natale, Guangzhou, capitale della regione del Guangdong, nel sud della Cina. Con sua grande sorpresa, però, Yanzi ha scoperto che dal film sono state tagliate praticamente tutte le scene relative all’omosessualità di Freddie Mercury.

Le scene tagliate influenzano davvero il film – ha denunciato l’attivista – Bohemian Rhapsody racconta di come Freddie è diventato sé stesso e la sua sessualità è stata una parte importante nel diventare ciò che era”. Tra le scene eliminate nella versione cinese del biopic ci sono, ad esempio, quella in cui il cantante fa coming out con la sua fidanzata di allora Mary Austin, quella relativa alla canzone "I Want To Break Free", nella quale i componenti della band sono vestiti da donna, e poi altre scene con contenuti sessuali ritenuti non idonei dai censori cinesi.

Sebbene l’omosessualità non sia bandita in Cina, dal 2016 le autorità di Pechino hanno disposto la censura dai media mainstream di qualsiasi contenuto con riferimenti a quelli che loro considerano “comportamenti sessuali anormali”. Ma le scene tagliate dal film non rappresentano l’unica censura relativa a Bohemian Rhapsody: le autorità cinesi, infatti, hanno persino censurato la parola “gay” dal discorso di Rami Malek agli Oscar, sostituendola con “gruppo speciale”.

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