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In Australia vogliono uccidere 2 milioni di gatti entro il 2020

Tutto questo per salvaguardare piccoli animali e uccelli autoctoni, che sono a rischio di estinzione.

La notizia è di quelle scioccanti. L'Australia avrebbe intenzione di porre fine alla vita di 2 milioni di gatti randagi entro il 2020. Il motivo? Salvaguardare le specie autoctone che sono minacciate dai felini che vivono per strada. Sono moltissimi i mici che invadono le vie e che mettono ogni giorno a repentaglio la sopravvivenza piccoli animali e uccelli autoctoni. I gatti randagi, infatti, sono animali selvatici e conservano tutta la loro spinta cacciatrice. 

È il New York Times a dare questa notizia. E in più fa sapere che gli australiani vorrebbero uccidere i gatti con polpettine avvelenate, trappole e anche fucili. 

Inutile dire che l'iniziativa australiana ha creato scompiglio e polemiche, soprattutto tra le associazioni animaliste, che si sono scagliate contro il piano di sterminio dei felini e hanno chiesto di fermare questo progetto. 

Difendere le specie autoctone a rischio di estinzione è un obiettivo nobile e da perseguire, ma siamo sicuri che ci sarà un altro modo più ortodosso di farlo. 

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