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"700 euro per vivere in Molise": il reddito di residenza scatena la polemica
La proposta mira a contrastare il fenomeno dello spopolamento.
Si chiama "Reddito di Residenza Attiva" e prevede il pagamento di 700 euro a chi sceglierà di prendere residenza in uno dei piccoli borghi del Molise e aprire un'attività commerciale per almeno cinque anni.
La proposta è stata avanzata da Antonio Tedeschi, un membro della giunta regionale di centrodestra, con l'obiettivo di contrastare il fenomeno dello spopolamento della regione. Secondo il Corriere della Sera sono oltre 100 i comuni (su un totale di 136) che contano meno di 2mila abitanti, determinando la chiusura di attività commerciali.
Il provvedimento ha suscitato non poche polemiche. L'Associazione Forche Caudine, attraverso una nota riportata sul sito 'Iserniaweb.it', ha reso nota la sua posizione contraria: «Ci leggiamo da parte delle istituzioni: "Se vuoi venire in Molise, in paesetti in via di spopolamento ti paghiamo pure e bene. Perché, di fatto, sappiamo che è un sacrificio"».
Alla polemica Tedeschi risponde con un lungo post pubblicato sui social in cui precisa che è consapevole del fatto che queste agevolazioni non possano rappresentare la panacea per tutti i mali, ma ritiene che sia un primo passo importante per il contrasto allo spopolamento e per la rivitalizzazione dei piccoli borghi. Attirando nuovi residenti, e stimolando anche le persone provenienti da fuori regione che hanno voglia di cambiare stile di vita. Non si tratta di una forma di assistenzialismo e ciò non esclude potenziali e future misure a vantaggio di coloro che già popolano (con coraggio) questi centri.