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Tikiri non ce l’ha fatta: l’elefante anziano e sfruttato per le sfilate è morto

Le associazioni animaliste alcune settimane fa avevano denunciato la terribile condizione in cui si trovava l’animale.

Si chiamava Tikiri, aveva 70 anni ed era un elefante femmina la cui storia ha indignato e commosso il mondo: il pachiderma, infatti, era anziano e malnutrito ma, nonostante le sue pessime condizioni di salute, continuava a essere sfruttato in Sri Lanka per sfilate e parate, come per il Perahera Festival, un recente evento buddista.

Le sue foto qualche settimana fa hanno fatto il giro del mondo: nelle immagini si vedeva chiaramente che ormai Tikiri era ridotta a pelle e ossa, anche se il suo aspetto malconcio veniva ben nascosto dai suoi aguzzini con i paramenti e le decorazioni per le sfilate, affinché nessuno lo notasse. Qualcuno però lo aveva notato e la Save Elephant Foundation ha denunciato il maltrattamento compiuto nei confronti dell’animale, chiedendo al Primo Ministro dello Sri Lanka di salvarlo.

A nulla, però, è servito questo appello, visto che Tikiri alla fine non ce l’ha fatta. A dare la notizia della sua morte è stata proprio la Save Elephant Foundation: “La triste notizia di oggi è che stanotte Tikiri è morta. Noi proviamo dolore e sollievo insieme, al pensiero di quanta sofferenza ha dovuto patire – si legge nel post dell’associazione animalista – la sua vita dura e la sua mancata libertà comportano per noi un impegno nei confronti degli altri animali ancora costretti a soffrire. Il fatto che non siamo riusciti ad aiutarla prima che i suoi occhi si chiudessero per sempre rinnova in noi il coraggio ci dà un’altra responsabilità, quella di trovare dei rifugi sicuri per tutti questi giganti ancora prigionieri del giogo degli uomini. Quello che noi chiedevamo per Tikiri, ossia di poter trascorrere i suoi giorni in libertà, circondata da cure e amore, adesso lo chiederemo per gli altri”.

Tikiri, infatti, purtroppo è solo un esempio degli animali sfruttati per cerimonie e parate: la Save Elephant Foundation ha più volte denunciato il fatto che ogni anno oltre 60 elefanti vengono sfruttati per questi eventi, costretti a ore di marce faticose addobbati e con le zampe incatenate. L’associazione non ha intenzione di arrendersi e ha già lanciato una petizione per chiedere al governo dello Sri Lanka di porre fine a questa pratica orribile.

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