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La sorella lo crede morto, ma in realtà è in carcere per stupro
Si tratta di un imprenditore di 52 anni di Cinisello Balsamo.
Questa storia poco piacevole arriva da Cinisello Balsamo. Una donna si reca dalle forze dell'ordine giovedì 14 novembre per denunciare la scomparsa del fratello Alessandro Grasso, un imprenditore nel settore dei mobili di 52 anni. La donna credeva che fosse morto. Ma la realtà è ben diversa. Si trovava a Nizza, in carcere, con l'accusa di stupro e tortura ai danni di una donna.
La vicenda appare molto complicata, e le autorità competenti stanno cercando di fare luce. Da quanto è stato riferito dalla sorella di Grasso nella denuncia, qualche giorno prima le avrebbe fatto visita una donna francese e le avrebbe raccontato di una festa a Nizza a base di alcol, un party finito male. Perché poi la signora in questione avrebbe riportato lesioni compatibili con uno violenza sessuale.
Appresa la visita, il 52enne ha deciso di recarsi a Nizza per capire meglio, anche stava ricevendo messaggi sgradevoli di persone che lo volevano morto. Da questo momento non ha più risposto alle telefonate e ai messaggi della sorella, che si è insospettita e pensava che lo avevano ammazzato. Ma lui era stato catturato dalla polizia e messo in carcere.
Ora si devono capire le responsabilità. Se si tratta di un gioco finito male, dove la parte lesa era consenziente, oppure se è stata davvero una violenza.